Non è obbligatorio, ma è consigliata una visita di controllo. Infatti, anche se non si hanno sintomi, si possono fare delle analisi per le malattie sessualmente trasmissibili utili a prevenire la diagnosi precoce di eventuali disturbi
Almeno una volta si consiglia di andare per un controllo. La visita andrologica di controllo infatti è una buona abitudine per la prevenzione e la diagnosi precoce dei più frequenti disturbi.
Superati i 40 anni, dovrebbe essere effettuata con regolarità per proteggersi da problemi fisici in grado di ripercuotersi sulla fertilità e sulla qualità della vita sessuale. I disturbi andrologici sono anomalie dell’ anatomia o della funzionalità dell’apparato genito-urinario-riproduttivo maschile.
Esistono diversi disturbi andrologici in relazione alla tipologia e alla sede del danno. Spesso disturbi andrologici più o meno gravi e non trattati hanno come conseguenza delle disfunzioni sessuali (infertilità, disfunzione erettile). Ed è proprio in sede di consultazione per una disfunzione sessuale che frequentemente si scopre un danno di tipo andrologico, per questo la prevenzione in andrologia può ridurre l’incidenza di una disfunzione sessuale nel maschio. Le patologie andrologiche più frequenti sono la fimosi, il frenulo breve, il varicocele, il criptorchidismo, la sterilità le orchiti e le epididimiti. Un discorso a parte meritano i quadri andrologici relativi alle Malattie Sessualmente Trasmesse.